“I figli sono la mia vita”

Una frase per me raccapricciante, quando l’ascolto!

Ora immagino la tua faccia nel leggere questa frase succitata.

Capiamoci bene.

I figli sono un grande, grandissimo dono per i genitori, ma non devono essere l’unica cosa presente nella vita di un uomo o di una donna.

Sempre più spesso incontro genitori che in tarda età(50-60 anni in sù) iniziano a soffrire di depressione, di solitudine e di una perdita di vitalità.

Sicuramente uno dei motivi che ha accentuato questo stato, è il periodo Covid che ci ha recluso in casa, privandoci da attività che ci rendevano più piacevole la vita e ci distraevano da quelli che erano i ritmi quotidiani.

In realtà però il Covid- 19 non ha fatto altro che mettere in risalto ciò che già era presente, ma che veniva camuffato dalle uscite, dall’ attività sportiva, dal ballo e chissà che altro ancora.

Oggi più che mai vediamo e stiamo vivendo la nostra essenza che per molti genitori si è presentata vuota e priva di obiettivi.

Se ti senti così non è colpa tua, non potevi saperlo quando sei diventato genitore e Tu mamma ti sei dedicata solo ed esclusivamente alla loro crescita.

Quando diventiamo genitori, vogliamo il meglio per i figli, facciamo l’impossibile, cerchiamo di dar loro tutti gli strumenti necessari per studiare, per lavorare … insomma per affrontare la giornata.

Ma c’è una cosa che pochi genitori fanno per i lori figli, per farli crescere davvero forti interiormente

Qual è?

L’esperienza e l’esempio.

Moltissimi, per non dire la stragrande maggioranza, pensa che bisogna insegnare ai figli impartendo regole, teorie e imposizioni che in realtà sono solo parole al vento, perché non seguite praticamente dai genitori.

Mi spiego meglio

Se un genitore dice al proprio figlio: “Quando si sta a tavola non si risponde al telefono” e poi lui è il primo a rispondere a tutte le chiamate in arrivo, quale messaggio secondo te passa al proprio figlio?

Quello di incoerenza(nei confronti della regola impartita) e incongruenza(dell’esempio dimostrato).

Se un genitore dice al proprio figlio “cerca il lavoro che ti piace” e poi è proprio lui che si lamenta di ciò che fa, senza far nulla per cambiarlo o migliorarlo… secondo te, che messaggio passa in realtà al proprio figlio?

Anche qui di incoerenza e incongruenza.

Ciò che reca danno ai ragazzi è proprio nel conflitto che si genera tra quello che i genitori dicono e quello che fanno.

Per i figli, i genitori sono “Dio in Terra” fino ad una certa età, e ciò che loro davvero imparano non avviene attraverso la teoria, ma attraverso gli occhi e l’esperienza che noi stessi adulti facciamo e viviamo.

Non possiamo passare un’esperienza di vera gioia se i genitori vivono solitudine, tristezza, insoddisfazione ecc.

Non possiamo passare l’idea del vero coraggio ai nostri figli, se davanti ad un ostacolo ci facciamo una serie di seghe di mentali che ci bloccano e ci fanno rimanere lì impalati in quel punto come statue per tutta la vita.

Non possiamo passare davvero il significato del senso dell’amore, se poi ci scanniamo, siamo aggressivi e dormiamo nel letto con nostro figlio.

Secondo te come possiamo trasmettere il vero senso di coraggio, di amore ed eliminare tristezza, solitudine e insoddisfazione?

Solo facendone esperienza… attraverso il vivere la vita davvero in tutte le sue sfaccettature, ma non per i miei figli, ma …

per me!

Perché, cari genitori, prima o poi i figli se ne andranno di casa, diventeranno grandi, avranno la loro vita e quando questo accadrà voi non dovrete sentirvi vuoti, persi o smarriti perché non avrete più nulla a cui pensare o aiutare.

Dovrete continuare a vivere la vita nella gioia, nel benessere e nella sensazione di pace interiore con il sorriso sulle labbra e non con lo sconforto nel cuore, privi di obiettivi.

Ora se leggendo queste parole ti senti proprio così vuole dire che nella tua vita hai messo al primo posto i tuoi figli e non te!

Non sto parlando di egoismo estremo qui … Attenzione!!!

La tua vita ha la stessa importanza di quella di tuo figlio.

Perché tu dovresti valere di meno!

O forse siccome non hai bene l’idea di cosa e come rendere la tua vita piena e diversa, ti metti inconsapevolmente come obiettivo “la crescita di tuo figlio?”.

Se è così, allora stai rimandando un crollo che prima o poi ti ritornerà in faccia come un boomerang.

Per questo motivo, prima che sia troppo tardi poniti queste domande:

Cosa mi piace fare nella mia vita? Quali sono i miei obiettivi oltre quello di crescere i miei figli?

Di questo argomento potrei scrivere per ore ed ore, ma se in qualche modo ti senti colpita/o allora non rimandare ancora la scelta di essere felice.

Vivi ora!

E se non sai come e da dove iniziare ne parliamo “A tu per tu” in un incontro di Counseling a Martina Franca, a Putignano o ad Acquaviva!

Inizierai a sentirti più leggera, perché abbandonerai tutte quelle sensazioni spiacevoli che ti logorano l’esistenza, per far spazio alla vera te con una nuova vita, con nuove emozioni e nuovi obiettivi.

Per te che hai letto l’articolo

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