La Tiroide è una ghiandola che si trova nella parte centrale del collo e produce ormoni. Quando funziona poco o troppo poco si fa sentire con diversi sintomi. I due principali disturbi sono l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo.
Un’alterazione del funzionamento della tiroide può dare origine a due patologie che sono tra loro sorelle. L’Ipotiroidismo e l’Ipertiroidismo.
L’ipotiroidismo nasce quando la Tiroide, ghiandola a forma di farfalla situata tra la laringe e la trachea, funziona poco, ossia quando non produce abbastanza ormoni tiroidei necessari al funzionamento di organi e apparati.
CAUSE DELL’IPOTOROIDISMO
- La causa, detta “primitiva”, legata ad un ingrossamento della tiroide o Tiroidite di Hashimoto comporta la sua asportazione chirurgica nei casi più gravi.
- Più rare invece sono quelle di origine secondaria, legate ad un’alterazione della funzionalità ipofisaria, in cui il TSH, ormone che stimola l’ipofisi tende a mancare tenendo basse di conseguenza anche i valori di FT3 e FT4(altri ormoni tiroidei)
SINTOMI DELL’IPOTIROIDISMO
- Stanchezza, sonnolenza, depressione
- Intolleranza al freddo
- Debolezza e dolori muscolari, movimenti rallentati
- Moderato aumento di peso e/o mancanza di appetito
- Stipsi
- Aumento del colesterolo
- Pallore, anemia, capelli e cute secca
- Mixedema, ossia edema sottocutaneo su viso e mani
- Abbassamento della voce
- Rallentamento del ritmo cardiaco, ingrandimento del cuore, aumento della pressione diastolica (“la minima”)
- Alterazioni mestruali nella donna
- Ritardo della crescita e di sviluppo quando la patologia si manifesta nell’infanzia
TERAPIA
La carenza di iodio è ancora una delle più importanti cause di ipotiroidismo dando origine anche alla formazione del Gozzo. Fondamentale, quindi è introdurre nella dieta alimentare l’uso moderato del sale iodato.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, generalmente ne viene somministrata una sostitutiva, ossia viene dato un farmaco che sostituisce l’ormone che la tiroide non è più in grado di produrre a sufficienza. La Levotiroxina molecola sintetica identica all’ormone tiroideo T4 che dovrà essere assunto per tutta la vita.
L’IMPORTANZA DELLA TERAPIA
Secondo quanto riporta una recente indagine della Doxa, 2 pazienti su 3 non rispettano i tempi di somministrazione della terapia ormonale sostitutiva, pregiudicandone così l’efficacia. La colpa pare sia della fretta mattutina.
Seguire le indicazioni dei tempi e dosi di somministrazione dei farmaci è essenziale per ottenere beneficio dalla terapia, ma non tutti i pazienti sono scrupolosi. La cura è molto semplice perché basta assumere la Levotiroxina 30 minuti prima di fare colazione al mattino ed alleggerire così i fastidiosi sintomi della malattia. Questo farmaco come tutti quelli che si prendono a digiuno, vengono assorbiti nell’intestino tenue che risente dell’interferenza con il cibo se viene ingerito prima che l’assorbimento della dose terapeutica sia completato. Un buon modo per riempire i tempi di attesa prima di fare colazione sarebbe quello di fare degli allungamenti o stretching mattutini. Questo potrebbe essere un ottimo modo per iniziare la giornata.
ALIMENTAZIONE E IPOTIROIDISMO
Il nostro corpo in questo caso ha bisogno di introdurre nella dieta alimentare molecole come lo iodio, il selenio e lo zinco che non è in grado di produrre da solo. È quindi importante assumere questa sostanza scegliendo cibi in grado di fornirne come:
- formaggi
- latte, yogurt
- gelato
- sale da tavola iodato
- pesce d’acqua salata: tonno
- gamberi, ostriche, granchi
- carni: tacchino, maiale, manzo, pollo, prosciutto
- uova intere
- pane integrale e cereali fortificati, fiocchi d’avena
- legumi
- semi di zucca
Un’attenzione particolare devono averne elementi come il selenio, lo zinco
Gli alimenti che sarebbe meglio evitare
Alcuni alimenti contengono sostanze nutrienti che potrebbero contribuire ad un cattivo assorbimento dello iodio. Sono i gozzigeni, ossia anti-tiroidei come:
- cavoli
- cavoletti di Bruxelles
- cavolo russo
- broccoli
- cavolfiore
Tali cibi avendo altre proprietà importanti non devono essere completamente esclusi. Il consiglio è quello di moderarne la consumazione.
Soia meglio evitarla.
Negli ultimi anni alcuni ricercatori hanno scoperto che la soia può interferire con il modo in cui la tiroide produce ormoni.
In uno studio clinico pubblicato nel 2017, una paziente aveva sviluppato un grave ipotiroidismo dopo aver consumato una bevanda salutare contenente elevate quantità di soia per 6 mesi. Le sue condizioni sono poi migliorate dopo aver sospeso la bevanda e assunto farmaci sostitutivi dell’ormone tiroideo.
Evita di abusare di Alcool e fumo. Alcuni dati in letteratura suggerirebbero un possibile legame tra funzione tiroidea e fumo di sigaretta , in particolare è noto l’effetto negativo del fumo sulle complicanze oculari dell’ipertiroidismo autoimmune o malattia di Graves-Basedow.
L’IPERTIROIDISMO
L’ipertiroidismo, a differenza dell’ipotiroidismo è caratterizzato da un eccesso di produzioni di ormoni tiroidei.
L’ipertiroidismo è più comune nelle donne che negli uomini e tende ad avere un andamento familiare. Generalmente si può convivere tranquillamente con questa patologia a patto che ci si curi in maniera adeguata.
CAUSE
Le cause sono da attribuire alla presenza di altre malattie quali: il Morbo di Graves(malattia autoimmune), i Noduli tiroidei e le Tiroiditi.
SINTOMI
- Perdita di peso improvvisa
- Aumento dell’appetito,
- tachicardia o aritmia
- ansia, nervosismo, irritabilità
- tremori
- sudorazione intensa
- stanchezza
- stanchezza muscolare
- disturbi del sonno
- disturbi all’intestino
- assottigliamento della pelle e dei capelli
- problemi oculari (derivanti dal morbo di Graves) che si manifestano inizialmente con gli occhi sporgenti.
- febbre e dolore al collo (tiroidite subacute)
TERAPIA
La terapia dipende dalla causa dell’ipertiroidismo, dall’età del paziente e dalla gravità delle manifestazioni cliniche e può anche arrivare a delle azioni chirurgiche.
I DISTURBI PSICOSOMATICI
Uno stile di vita corretto, una sana alimentazione e adeguata attività fisica aiutano a tenere in vita e in buona salute la Tiroide.
Tutte le patologie legate alla Tiroide o più in generale al sistema endocrino sono correlate a quegli aspetti della coscienza, espressione e percezione di affetto e amore. Come per molte tematiche anche in questa vi è uno stretto legame con la figura materna tendenzialmente assente e abbandonica. Il soggetto (principalmente donna) non giudica l’atteggiamento materno anzi, nella maggior parte dei casi, lo tollera fino a considerarlo normale. La malattia nasce dal conflitto in due modalità diverse tra loro.
Nell’Ipotiroidismo la sensazione di vuoto affettivo è decisamente frustrante perché la persona soffre della paura di non meritare nulla, soprattutto dell’amore degli altri. Ed è proprio il timore di non essere amata che gli impedisce di esprimersi per come vorrebbe con gesti e parole ricche di affetto. Evita, così di deludere gli altri. Facendo in questo modo ovviamente, non solo priva sé stessa di ricevere amore ma anche gli altri. L’individuo affetto da ipotiroidismo si sente affondare, non ha forze ed energie per contrastare una situazione che crea il vuoto e spesso si abbandona al suo destino, fino a sfociare talvolta in forme depressive.
Nell’Ipertiroidismo invece, il conflitto è rappresentato da un lato dalla ricerca di autonomia che si esprime nel continuo “fare” quotidiano e dall’altro per colmare quel vuoto(affettivo), il soggetto ha una vita dal ritmo accelerato, con rapporti pieni e simbiotici con le persone. Nell’ipertiroidismo, la persona ha paura di fermarsi e di rallentare su tutti i piani della vita; si sente viva solo se agisce. Ricerca disperatamente l’autonomia ma in realtà è alla ricerca di approvazione. Sono persone che non hanno vissuto pienamente l’infanzia e che si sono trovate precocemente ad affrontare situazioni più grandi di loro. Sono i cosiddetti “bambini cresciuti” troppo velocemente.
Per te che hai letto l’articolo
Se ciò che hai letto lo ritieni utile ti invito a condividerlo in modo che anche tu come me sarai promotore del vero Ben-Essere
Scrivi un commento