Domenica sono caduta dalla bici!
Per fortuna niente di rotto!
Solo una contusione alla spalla destra e qualche livido qua e là!
Attimi, millesimi di secondo che mentre lì vivevo, mi sembravano durare un’eternità fino a quando non mi sono fermata a terra.
In quei momenti il cervello continua a macinare e macinare stimoli e pensare e domandarmi le più svariate cose…
Ho chiesto aiuto a Dio;
“Adesso morirò?”
“Mi farò male alla testa?”
“Si romperà qualcosa?”
Poi, mentre pensavo, vedevo delle immagini brutte che rappresentavano esattamente quelli che erano i pensieri che in quei pochi secondi stavo vivendo.
Testa rotta, gambe spezzate, sangue a terra, i miei figli senza una madre… insomma scene da Horror.
Finalmente arriva lo stop della caduta… e tutto si ferma…
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Ero sul ciglio della strada e sempre in quegli infiniti attimi mi sono domandata:
“Eliana sei viva?”
Ho chiesto conferma a me stessa della mia esistenza e mi sono resa conto, riprendendo contatto con il mio respiro, che ero viva.
Ho iniziato a muovermi per capire se ero intera.
Wow e lo ero!
Ho bevuto un po’ d’acqua per riprendermi… tremavo ancora… mi sentivo frastornata da ciò che era appena accaduto, ma dopo aver fatto un check- up e aver visto che era solo la spalla a farmi male sono risalita su in bici ed ho ripreso la mia pedalata.
La successiva passeggiata, però a differenza delle altre volte aveva preso una piega diversa.
Ora potresti pensare: “Ma come, dovevi essere felice perché eri viva e non avevi niente di rotto?!”
Sì e ti assicuro che a livello di pensiero lo ero, ma ero pregna ancora di Paura!
Le emozioni viaggiano ad una velocità differente rispetto alla mente.
C’erano due cose dentro di me che mi impedivano di esprimere la gioia: Il dolore fisico che man mano aumentavano e la paura che mi ha fatto vivere in maniera tesa tutta la pedalata.
Il dolore alle mani e alla spalla mi ricordavano continuamente ciò che era appena accaduto creando dentro di me pensieri e immagini negative.
Sono caduta in curva e ho iniziato a pensare:
“Meno male che non arrivava nessuno da dietro…” e vedevo con la mia immaginazione un auto che mi investiva,
“Meno male che avevo il casco…” e mi vedevo con la testa fracassata a terra…;
“Meno male che avevo il pantalone lungo…” e mi vedevo con le gambe lesionate…
Insomma la mia testa era presa da tanti pensieri ed immagini che potevano rappresentare una probabilità di qualcosa che sarebbe potuto accadere, ma che in realtà non è accaduta.
Ero molto consapevole di tutto ciò che stava accadendo dentro di me… ero consapevole dei miei pensieri e del mio sentirmi tesa sulla bici.
Cercavo di distrarmi con altri pensieri e mio marito provava a fare la stessa cosa, ma con poco successo.
La paura si era impossessata di me.

Adrenalina, noradrenalina e cortisolo erano nel mio corpo in gran quantità.
Cosa abbiamo fatto?
Ci siamo fermati in un luogo tranquillo, sono scesa dalla mia bici e mio marito mi ha abbracciato ed io finalmente mi sono sciolta lasciando sgorgare le lacrime che avevo trattenuto.
I Pensieri e le Paure sono finalmente scivolati via, lasciando spazio al nuovo respiro che rappresentava una ripresa verso il mio BenEssere.
Ho trascorso tutto il pomeriggio sul divano perché la mia spalla non mi permetteva di far nulla.
Ho bevuto molta acqua per aiutare il mio corpo a smaltire quegli ormoni limitanti.
Sai, la paura agisce esattamente così.
Tanti “Se… “, “Ma…”, “Però…” che ti ostacolano, ti bloccano, ti impediscono di fare delle azioni che potrebbero dare una svolta alla tua vita.
E lo so che è difficile andare contro quei pensieri fallimentari, perché non hai le forze fisiche, perchè ti manca la grinta.
Sei nel bel mezzo di un grande conflitto e non è colpa tua, ma è il tuo corpo, la tua ipofisi che sta producendo gli ormoni della paura che ti portano verso l’inerzia piuttosto che verso l’azione.
Quest’emozione, pur essendo una grande fonte di saggezza, se è in eccesso ti blocca totalmente nella vita, così come stava facendo nella mia pedalata successiva alla caduta.
Mi impediva di vedere le cose belle di cui ero circondata,
Di respirare l’aria pura dei boschi che stavo attraversando,
Di vedere un cinghiale, con i suoi piccoli, tra gli alberi
Mi stava impedendo di vivere il resto della settimana in modo propositivo per me e per gli altri.
Mi stava impedendo di vivere le giornate con grinta e vitalità.
La troppa paura ti fa perdere il controllo di tutte le altre emozioni, ti toglie le energie vitali.
Ti toglie il sorriso, ti priva del piacere…
Ti impedisce di fare esperienze per i troppi timori.
E così a lungo andare ti ritrovi sempre a vivere accontentandoti di ciò che hai e di ciò che vivi.
Vivi l’insoddisfazione e la tristezza, perché dentro di te lo sai che meriti di più, che meriti di meglio ma allo stesso tempo non sai come fare e da dove iniziare.
Se ti rendi conto di vivere queste sensazioni dentro di te c’è solo una cosa che puoi e devi fare se hai un minimo di stima per te stesso, ed è quello di riprendere il controllo delle tue emozioni.
Solo se impari a gestire le tue emozioni potrai liberarti di ciò che non serve e potenziare ciò che ti torna utile per raggiungere la felicità.

Non sai da dove iniziare?
Fai come me, fermati e rivolgiti a chi ti può accogliere e ti può guidare nel Viaggio alla riscoperta delle emozioni.
Solo riscoprendo le tue emozioni potrai capire ciò che ti rende felice, liberarti dalla paura, riprendere ad avere fiducia in te e verso gli altri e sentirti realizzato ogni giorno.
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