Ciao a tutti per chi non mi conosce sono Eliana Minardi counselor a mediazione corporea. Spesso mi viene posta questa domanda: Che cos’è il Counseling e cosa fa il Counselor? Ora proverò a farlo attraverso questo articolo.
Cos’è il counseling?
Definire cos’è il counseling è una cosa semplice e difficile allo stesso tempo. Facile perché vi è una definizione ad ok, difficile perché nonostante sia una professione nata nel 1950 è ancora in fase di diffusione soprattutto qui al sud.
Secondo Assocounseling, associazione di categoria che ha anche me come socia, la definisce così:
Il counseling professionale è un’attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione.
Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento.
E’ un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling può essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale.
Prima di definire per quanto possibile, praticamente cos’è il Counseling, cerco definire cosa non è in modo da chiarire già alcuni aspetti:
- Non è una terapia di psicoterapia o pscicoanalisi propria di specialisti come psicologi e psicoterapeuti
- Non è indirizzato a disagi mentali, a nevrosi o psicosi
- Non ha quindi a che fare con patologie della mente
- Non fa nessun tipo di diagnosi
Quindi mi chiederai: Ma allora che cos’è?
Il counseling è fatto per le persone che vogliono migliorare la capacità di risolvere i problemi di tutti i giorni oppure di affrontare una situazione particolare. Momenti transitori difficili che capitano a chiunque. Una di queste situazioni per esempio può essere la scelta di fare o meno un certo tipo di lavoro, oppure la scelta di una scuola per uno studente o una crisi in coppia o ancora la stanchezza che si avverte quando si deve sostenere un parente ammalato, una separazione e tanti altri ancora.
Sono situazioni difficili tutte quelle circostanze che ti tolgono energia, che ti fanno perdere il sorriso, che ti privano di sogni, di desideri e con esso il sonno. Situazioni che ti fanno, per esempio, venire il bruciore di stomaco, oppure l’ansia, le palpitazioni improvvise pur non essendoci patologie diagnosticate e tante altre ancora.
Nella vita quando si presenta un problema molto spesso cosa si fa o cosa fai: Stai lì che pensi e ripensi e pensi ancora arrivando ad attuare forse un’azione chissà quanto tempo dopo.
E secondo te in tutto questo tempo questo pensiero che girava e rigirava nella testa è stato innocuo per il tuo corpo?
Ebbene No! Quel pensiero si è incarnato sotto forma di tensione nel corpo soffocando emozioni che invece dovevano emergere e che solo nella loro manifestazione portano il sorriso, la serenità e il benessere.
Cosa faccio da counselor!
Ora immaginati come un automobile accessoriata che percorre una strada. Hai tutto con te non ti manca nulla. Quando c’è il bel tempo, la strada è nitida e vedi il percorso che stai facendo. Poi arrivano i momenti di nebbia che ti portano necessariamente a rallentare o alcune volte a fermarti. In questa situazione la nebbia sono i tuoi pensieri che affollano eccessivamente la mente e che ti impediscono una visione chiara della strada. Da counselor in questa situazione sono il vento e ti aiuto a spostare quella nebbia a farla diradare. Ti aiuto a togliere ciò che non serve per mostrarti il cammino che stai scegliendo di percorrere. Ti aiuto a fare luce, una luce che tu hai già ma che a volte dimentichi di accendere oppure che non vedi semplicemente perché i fanali sono sporchi.
Scrivi un commento