(Eva Cucina – Febbraio 2016)
Durante il periodo invernale una tra le patologie diffuse e di cui soffrono molti italiani anche senza esserne consapevoli è la sinusite. Essa si presenta come una conseguenza al raffreddore o per il cattivo/mancato drenaggio dei muchi. Il ristagno di questi liquidi viscosi nelle cavità ossee del cranio che fungono da cassa di risonanza della voce, si infiammano in modo acuto o cronico con la proliferazione dei batteri che in essi vi sono contenuti.
SINTOMI
La sinusite può causare sintomi diversi a seconda delle età:
- Nei bambini piccoli non si può parlare di sinusite in quanto i seni paranasali si formano non prima dei 6-7 anni. Al di sotto di questa età se al raffreddore,dopo qualche giorno, si aggiunge la febbre si può pensare ad una bronchite, otite o altro. E’ bene rivolgersi sempre al medico che farà una diagnosi più precisa.
- Nei bambini più grandi e negli adolescenti, invece, si può presentare una tosse secca durante il giorno a cui si può aggiungere, dopo 7 giorni, la febbre, assieme ad una congestione nasale, mal di orecchio, dolore al volto e mal di denti. A volte possono anche presentarsi nausea e mal di stomaco per la presenza eccessiva di muchi.
- Negli adulti si presenta un dolore parziale o totale del volto, dolore ai denti, cefalea, febbre, tosse grassa, rinorrea con muco verde-giallastro
CURA FARMACEUTICA
Dopo essere stata diagnosticata attraverso il test luminoso (Diafanoscopia), la cura da effettuare nella maggior parte dei casi è a base di antibiotici, considerando che la sua origine è prevalentemente di natura batterica. Ai soggetti tendenzialmente allergici possono essere somministrati antistaminici e decongestionanti per alleviare i sintomi della malattia. Per aiutare la persona a respirare meglio, il medico può consigliare l’uso di spray che aiutano il drenaggio dei muchi che congestionano e alleviano il dolore nei seni paranasali per qualche ora.
Nei casi di sinusiti provocati da virus generalmente i sintomi scompaiono autonomamente con il solo utilizzo del paracetamolo.
RIMEDI NATURALI
Tra i migliori rimedi naturali per la cura della sinusite ci sono i SUFFIMIGI. Fate bollire dell’acqua in una pentola e fatela riscaldare ben bene. Versate l’acqua in una bacinella e con un asciugamano copritevi il capo chinandovi sul contenitore e convogliando i vapori verso il volto per almeno dieci minuti. Per aumentarne l’effetto, potete aggiungere nella bacinella:
- Qualche goccia di OLI ESSENZIALI, come Menta, Eucalipto, Malva, Rosmarino. Queste essenze per il loro profumo intenso assieme al vapore acqueo aiutano il naso ad aprirsi e a far defluire i muchi verso il basso. La malva, con le sue mucillagini, reidrata tutte le mucose, prevenendo possibili sanguinamenti nasali dovuti alla continua sollecitazione delle narici in fase acuta.
- RADICE DI ZENZERO: far bollire in acqua per 5-10 minuti la radice e poi respirarne i vapori con il metodo sopra indicato. L’intensa fragranza generata richiama sangue nella parte occlusa facilitando la riapertura delle vie aeree superiori.
- Aggiungete in acqua un cucchiaino. Ottimo antisettico se usato già ai primi sintomi di raffreddore in quanto blocca l’evoluzione della malattia.
I suffimigi si possono fare anche più volte al giorno variandone gli ingredienti.
E SE NON VI PIACCIONO I SUFFIMIGI:
- Lavaggi nasali con acqua salina che si acquista in farmacia. Si possono fare più volte al giorno perché non hanno controindicazioni rispetto agli spray.
- Tisana di malva
- Tisana di camomilla che ha un potere calmante
- Infusi di zenzero e menta
- Assunzione di propoli in caramelle. La propoli è una sostanza viscosa prodotta dalle api che ha un effetto anestetizzante e antibatterico e per questo considerato un antibiotico naturale.
- Assunzioni al mattino di fettine di zenzero in radice su un cucchiaino di miele. Questo rimedio si può utilizzare per qualsiasi patologia che intacca le vie respiratorie. Le proprietà dello zenzero già presentate, in questo caso danno una spiccata energia e aprono notevolmente le vie respiratorie. Regolate la dose in base al vostro palato. Il miele, oltre ad essere considerato un antibiotico naturale, lo utilizziamo in questo caso per nascondere il sapore speziato dello zenzero.
IL “BUON NASO”
Il naso è tra i vari organi quello che più ci collega alle nostre radici. Inizialmente camminavamo a quattro zampe, il nostro torace era alla stessa altezza del naso e i muchi scendevano da soli senza fare grandi sforzi. Con il naso si fiutavano i luoghi, le persone, le cose che ci circondavano e addirittura si riusciva quasi a “prevedere” se quella cosa era buona o cattiva per noi. Non a caso il centro di controllo dell’olfatto si trova esattamente nella zona frontale del cranio, rispetto a tutti gli altri sensi i cui centri sono un pò più distanti.
Ecco perché quando annusiamo un profumo (da qui nasce l’aromaterapia) immediatamente emergono i ricordi. Nell’evoluzione dall’andare a carponi alla postura verticale, la vista diventa il senso privilegiato per il controllo delle situazioni che si vivono e, di conseguenza la capacità olfattiva viene dimenticata. Il detto “Avere buon naso” nelle situazioni, significa essere particolarmente intuitivi.
Non a caso nell’ayurveda il sesto chakra (terzo occhio), Anja, è posto sulla fronte, più o meno nel punto di giunzione tra le due sopracciglia ed è legato alla visione delle cose nel senso più profondo. Avere il naso pieno di muco, significa non riuscire a vedere/trovare una via di uscita ad un pensiero che ci assilla ad un conflitto che già da qualche giorno imperversa (comparsa del primo raffreddore). Se a questo poi si aggiunge la paura a voler affrontare questo conflitto ecco che il problema si aggrava con la comparsa della sinusite che riempie di liquido viscoso, tutte le cavità ossee del volto.
La nostra voce diventa nasale e gli scambi umani vengono limitati dall’incapacità di far vibrare le parole. Il naso si chiude ed anche la mente è serrata in coloro che spesso soffrono di sinusite. Le persone con questa patologia preferiscono rinunciare alle loro capacità olfattive piuttosto che percepire odori/situazioni “viziate”. Considerando però che l’inconscio ci spinge sempre ad essere consapevoli la reazione più comune è lo starnuto. In questo modo prendiamo abbondante aria eliminando muco. In questa situazione, come in qualsiasi patologia, bisogna essere consapevoli del conflitto per poter guarire.
Nella lotta alla conquista della luce della conoscenza, dobbiamo ritornare all’inferno, ossia scendere nell’intestino crasso con il lasciar andare (pensieri, emozioni rappresentate dai muchi che stagnano) per risalire, andare verso l’alto, “il cielo” aprendo il terzo occhio con la leggerezza e la freschezza del nuovo respiro evolvendoci in qualcosa di nuovo (tratto e sintetizzato da “Malattia e linguaggio dell’anima” di R. Dahlke). Affinché questo processo di coscienza e consapevolezza avvenga, è importante un periodo di digiuno controllato che permetterà allo stomaco e all’intestino crasso di liberarsi da muchi/pensieri in eccesso e ritornare ad essere lucidi mentalmente e aprirsi nuovamente al mondo.
Per te che hai letto l’articolo
Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili.
Mi farebbe molto piacere ricevere un tuo commento. Mi aiuta nel proseguire il mio lavoro di diffusione di nuovi modi per stare bene e vivere serenamente.
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