(Eva Cucina dicembre 2016)

Con i primi freddi ecco che aumentano i dolori nel corpo. Tra i più comuni c’è quello detto “della cervicale”.

Questo accade con la stagione fredda perché istintivamente, per trattenere calore, si tende a tirar su le spalle accumulando tensione muscolare in tutta la parte alta del torace interessando il tratto cervicale e la parte mandibolare. A questo si aggiunge anche una tensione a livello occipitale che induce alla formazione di una contrattura anche a livello della fascia oculare. Quest’ultima tensione è più difficile da avvertire a meno che non si è educati alla consapevolezza corporea. Se la tensione a livello cervicale è temporanea facilmente potrà sbloccarsi ma, se diventa un atteggiamento costante, andrà a cronicizzarsi creando dolori in altre zone del corpo come ad esempio nella zona lombare: cosa fare allora?

  • Interveniamo innanzitutto con l’ALIMENTAZIONE integrando fibre nella dieta quotidiana. Le fibre? Mi direte voi? Ebbene sì! Esiste un collegamento ben preciso tra zona cervicale, grosso intestino e stomaco: il nervo vago, che passando vicino all’ apparato digerente, ne assorbe le informazioni e passa al cervello il messaggio di essere in tensione o di rilassatezza. Maggiore sarà disteso il nervo e maggiore sarà lo stato di benessere dello stomaco, dell’intestino e tratto cervicale. Altra pratica fondamentale consiste nel bere molta acqua durante il giorno. Questo aiuterà ad eliminare più facilmente ristagni di muco nell’intestino e a dare maggiore sazietà allo stomaco.
  • RESPIRARE PROFONDAMENTE. Quando stiamo attraversando un periodo di stress/ansia la respirazione tende ad essere molto toracica e ad andare poco nella pancia. Questo atteggiamento tenderà ad accumulare molta tensione nelle spalle e nel collo. Un’inspirazione fluida che parte gonfiando l’addome basso, proseguendo nella zona più alta (a livello della bocca dello stomaco), poi nel torace, fino ad arrivare alla zona clavicolare e, un’espirazione fatta esattamente al contrario, permetteranno di rimanere sereni e rilassati durante la giornata. Provate a fare questo esercizio la mattina appena svegli, quando siete ancora a letto nelle calde lenzuola: respirate profondamente immaginando che l’aria che entra nel corpo sia un’onda del mare che parte dai piedi arriva fin su alla testa e poi scende nuovamente nei piedi. La mattina avrete una nuova carica di cui tutto il sistema psico-fisico trarrà giovamento.
  • ATTIVITÀ FISICA. Il costante esercizio fisico aiuterà il corpo a rimanere in uno stato di totale benessere. Facendo costantemente attività fisica, il corpo respirerà automaticamente in maniera più profonda portando serenità interiore oltre che a irrobustire tutta la parte scheletrica muscolare del corpo. Fare dello stretching giornalmente vi aiuterà a mantenere elastici i muscoli e in particolare quelli della zona cervicale evitando così i blocchi o torcicolli vari. Più questa zona sarà rilassata e più allo stesso tempo interverrete sul sonno che sarà più riposante.
  • MASSAGGI. Se l’attività fisica o lo stretching non dovessero essere sufficienti, potete farvi massaggiare da uno specialista, fisioterapista o estetista; se volete unire al massaggio che può essere anche doloroso in questo caso, la piacevolezza dello stare in coppia, potete farvi massaggiare dal vostro partner tutta la zona delle spalle, del collo, della testa e del viso con un olio caldo. Questa azione porterà notevole beneficio sia al corpo che alla mente, oltre che alla coppia stessa.
  • ESPRIMETE. Il collo (parte posteriore) e la gola (parte anteriore), sono il canale di espressione vocale per eccellenza. In questa zona vi è la laringe sede delle corde vocali che ci forniscono la capacità di parlare, di emettere suoni. Quali sono le parole davvero importanti da dire? Sono quelle che ci permettono di affermarci nella vita, come il primo urlo fatto alla nascita, che ci definiscono come persone con i NO o i SI nelle scelte e nei desideri che esprimiamo. Parlare per affermarci, esprimendo le nostre idee, pensieri, opinioni. Esprimerci attraverso quella sana aggressività (dal latino ad-gredire= andare verso) che ci permette di essere al mondo, di esistere; esprimerci concedendoci anche a quel pianto molto spesso celato o a quella tristezza che dimora in noi proprio in questa zona e che difficilmente si mostra agli altri…. La tristezza ci unisce nella nostra profondità, con la parte più intima di noi. Pertanto va considerata come una grande fonte di ricchezza per se stessi e chi ci è affianco. Nel “lasciarsi andare”, nel con-cedersi a questa emozione una nuova energia investe il nostro corpo e ne muore una antica che da troppo tempo stagnava in noi. Se l’espressione della tristezza (come anche di altre emozioni) viene vissuta in gruppo, si crea un legame molto profondo tra i partecipanti fino a diventare una vera e propria fonte energetica. “Ricordatevi che al mondo non siamo soli ci sentiamo soli”. Vi suggerisco in merito la visione del Film animazione “Inside Out” che spiega in modo semplice l’importanza del vivere le emozioni, soprattutto di quelle che sono definite negative ma che non lo sono affatto. Al fine di un benessere psico-fisico sono utili tanto gli incontri con un Counselor che impiega numerose tecniche di approccio (la mediazione corporea, le arti terapie, ecc.), quanto i laboratori esperienziali che favoriscono l’espressione delle emozioni (es. le classi di Bioenergetica).

ALTRI AIUTI

Rimedi omeopatici da poter utilizzare (previo consulto con medici specialisti) sono il macerato glicerico di Ribes Nigrum che agisce come antinfiammatorio e antidolorifico o in alternativa l’estratto di Rosa Canina in gocce nonché come infuso privilegiandone le bacche.

Come rimedio fitoterapico è l’utilizzo di Arnica in crema o in caso di dolore acuto sottoforma di fiale oppure in abbinata con l’Artiglio del Diavolo che funge da forte antiinfiammatorio e antidolorifico

Olio da massaggio alla lavanda o al rosmarino

  • 200 gr. di olio di mandorle dolci
  • 20 gr di fiori freschi o 10 gr. di quelli secchi

Attrezzatura

  • Barattolo di vetro
  • Garza
  • Elastico, filo di raffia o nastro
  • Mortaio
  • Filtro
  • Imbuto
  • Bottiglietta scura

Procedimento

Inserite nel barattolo di vetro l’olio di mandorle dolci, a questo vi aggiungerete i fiori precedentemente pestati. Assicuratevi che i fiori siano coperti dall’olio . Coprite il vasetto con una garza che fermerete con un elastico e mettete al sole a riposare per circa tre settimane. Assicuratevi che non entri acqua. Filtrate il composto con un filtro da caffè o con qualsiasi colino a maglia stretta e versate in una bottiglietta scura( tipo i contagocce). Il prodotto si conserverà per diversi mesi. Se volete utilizzare il rosmarino, il procedimento è identico.

Per te che hai letto l’articolo

Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili.

Mi farebbe molto piacere ricevere un tuo commento. Mi aiuta nel proseguire il mio lavoro di diffusione di nuovi modi per stare bene e vivere serenamente.


Condividi questa pagina: 

Facebooktwitterpinterestlinkedinmail