Eva Cucina (gennaio 2016) –
Una patologia invernale davvero fastidiosa è costituita dai geloni che possono colpire sia le mani che i piedi principalmente nel sesso femminile. Vediamone le cause, i sintomi e i rimedi naturali per combatterli.
LE CAUSE
In presenza di basse temperature si verifica la cosiddetta costrizione vascolare; accade il contrario in presenza di una temperatura più alta: avviene una vasodilatazione. Con un rapido passaggio dal freddo al caldo, la dilatazione dei capillari può verificarsi in maniera più veloce rispetto a quella dei grandi vasi sanguigni. Questo potrebbe causare la fuoriuscita di componenti ematiche nei tessuti e, successivamente, la comparsa dell’infiammazione sulla pelle. Tutta questione di freddo e caldo, nella maggior parte dei casi, ma non sempre. Non sono da sottovalutare anche alcuni fattori di rischio, come una prolungata esposizione al freddo o possibili patologie scatenanti come il ridotto peso corporeo, l’anoressia e le malattie circolatorie. I soggetti che possono essere colpiti dai geloni sono anche coloro che fumano o che sono affetti da malattie del connettivo o vascolari.
SINTOMI
I geloni si manifestano con sintomi molto specifici: gonfiore, arrossamento e prurito delle parti estreme del corpo come mani, piedi, orecchie e naso. Nelle zone interessate, inoltre, possono arrivare a presentarsi delle tumefazioni, vescicole o ulcere con un dolore di tipo trafittivo.
CURA CON RIMEDI FARMACEUTICI
- Nei casi più gravi viene utilizzata la nifedipina che aiuta a diminuire la pressione sanguigna e provoca la vasodilatazione riscaldando la parte congelata;
- Creme a base di corticosteroidi utilizzate in maniera topica possono aiutare a lenire il prurito e il gonfiore della zona.
PREVENZIONE E CURA CON RIMEDI NATURALI
A ciascun sintomo, il suo rimedio naturale.
- Impacchi con Arnica, Ortica, Ruta, Lavanda e Calendula per lenire fastidi, gonfiori e rossori grazie al loro potere antinfiammatorio;
- Impacchi sulle parti interessate con cipolla tritata che agisce come antibiotico naturale;
- Pediluvi caldi con alcune gocce di olio essenziale alla calendula;
- Decotto al sedano: cuocete per mezz’ora circa in mezzo litro di acqua alcuni gambi di sedano o anche radici. Una volta intiepidito immergetevi le mani o i piedi anche due o tre volte al giorno. Potete fare la stessa cosa anche con la salvia;
- Strofinamento di fettine di limone sulla parte senza lesioni e di fettine di patate che grazie al suo amido attutisce la sensazione di dolore causata dai geloni. Con lo stesso sistema si possono utilizzare le fettine di rapa.
- Massaggi della parte senza lesioni con unguenti a base di Calendula o Arnica o ancora con oli a base di Menta, Rosmarino o Eucalipto.
- Tisana a base di Centella Asiatica(15 g di estratto secco in una tazza di acqua bollente) o Rosa Canina mattina e sera si stimola il microcircolo con la sua azione flebotonica antinfiammatoria e fleboprotettiva. Una tisana a base di Equiseto aiuterà i tessuti a rigenerarsi tornando alla normalità.
ALIMENTAZIONE
Fondamentale come sempre è l’alimentazione non solo ai fini della prevenzione ma anche per la cura di questi disturbi. Preferire il consumo di legumi e tofu riducendo l’apporto di grassi e bevande alcoliche. Se il disturbo persiste, può essere utile una terapia a base di vitamine predisposta dal dermatologo ma anche esami del sangue e una capillaroscopia poiché in certi casi questo disturbo potrebbe accompagnare patologie più serie.
Integrare comunque l’alimentazione con cibi ricchi di:
- vitamina C (arance, kiwi, prezzemolo, rucola, ravanelli e cavolo nero) che ci aiuta a mantenere l’elasticità e il benessere di tutto l’apparato vascolare;
- vitamina E (olio di oliva e frutta secca in genere) che favorisce la guarigione ripristinando l’equilibrio cutaneo;
- bromelina (ananas) per un ottimo effetto antinfiammatorio.
PICCOLI ACCORGIMENTI
Attenendosi a delle piccole regole è possibile limitare la comparsa dei geloni
- In caso di esposizione a temperature basse bisognerebbe riscaldare gradatamente le parti interessate senza entrare in contatto diretto con la fonte di calore;
- Evitare di camminare a piedi scalzi d’inverno;
- Evitare l’esposizione al vento freddo e all’umido. Qualora non fosse possibile armarsi di manopole e abbigliamento caldo, traspirante e antivento; portare al seguito un kit di emergenza in caso di difficoltà.
- Prevenzione delle infezioni dopo l’eventuale manifestazione della patologia. Se la pelle è danneggiata da piccole ulcere, ferite o vescicole, è opportuno trattare la parte con antisettici e protettori della pelle al fine di evitare delle infezioni ulteriori.
CON I PIEDI PER ARIA
Tra le cause principali dei geloni c’è la cattiva circolazione sanguigna. Essa, infatti, in un corpo sano fluisce dappertutto sino alle periferie del corpo. I geloni, nella lettura psicosomatica, possono rappresentare un sottrarsi o ritirarsi dalla realtà, forse per paura, incertezza o per una mancanza di direzione ben precisa. Il gelo, rappresenta quella energia emotiva che non è in contatto con la parte del corpo che interagisce con il mondo; con gli altri (le mani) e con la terra, con le radici, con la realtà (i piedi). Ecco che il conflitto mentale sfocia nella manifestazione dei geloni come un vero e proprio rifiuto di guardare la realtà, di toccarla o di metterci i piedi sopra.
L’Esercizio fisico è una delle attività che migliora sia la microcircolazione sia il tono muscolare della parte interessata. Per esempio, per le mani basta prendere una pallina di spugna, stringerla e rilasciarla in modo alternato per qualche minuto. Fare stretching della mano aprendola al massimo e poi richiuderla ed infine rotazione dei polsi in entrambi i sensi. Stessa cosa vale per i piedi. Pestare una pallina dello stesso tipo con le diverse parti del piede: punta delle dita, tallone, parte centrale e parti laterali. Stretching dei piedi con stiramento, contrazione e rotazione della caviglia in entrambi i sensi. Questi semplici esercizi aiuteranno a dare una maggiore presenza nella realtà, a “prendere”, a “lasciare”, a “radicarsi” e a “camminare” su questa terra.
Per te che hai letto l’articolo
Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili.
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